mercoledì 10 giugno 2015

Nutrizione Intergenerazionale

NUTRIZIONE INTER - GENE - RAZIONALE



nutrizióne s. f. [dal lat. tardo nutritio -onis, der. di nutrire «nutrire»]. – L’azione, il fatto, il modo di nutrire o di nutrirsi.

intergenerazionale agg. [comp. di inter- e generazionale]. – Che mette in relazione generazioni diverse.

treccani.it

Come i miei lettori avranno capito dalle esperienze raccontate nei posts precedenti, la combinazione delle esigenze interiori del mio corpo rispetto alle circostanze esteriori e altri fattori (quali curiositá ed interesse personale), fecero si´che mi liberassi del dogma auto-imposto del fruttarismo.
Finalmente mi ritrovai nuovamente libera di godere appieno della mia femminilita´ e dello spirito critico che da sempre mi ha contraddistinto e, munita di nuove forze fisiche, intellettuali e spirituali, tornai a studiare in merito alla nutrizione, questa volta - se vogliamo -  piu´ preparata (date le esperienze in prima persona) e con piu´umilta´.

Del resto - dopo aver assistito direttamente al declino del mio amico N, piu´il mio e di altri amici ex fruttariani tramite aggiornamenti via email -, non potevo continuare sulla stessa linea..

Con cio´, non voglio rinnegare i benefici che ho tratto dalle diete crudo-vegan/fruttariana, bensi´ approfondire il discorso dell´alimentazione con temi e spunti che - tristemente - non vengono assolutamente esposti in nessun altro blog/sito (vegan e non) per lo meno in lingua italiana.

In Italia pare che ci siano solo anzianotti (alcuni mossi piu´dalla fede cattolica che dalla seria antropologia) e altri meno vecchi che dopo anni e anni - dedicano i loro sforzi verso la realizzazione di un ecovillaggio crudo-vegan/fruttariano ai tropici (tralaltro nel Paese sbagliato, a mio avviso) ma mi azzardo a dire - non c´e´ NESSUNO -  che parli seriamente dell´argomento di cui ora mi appresto a fare, ovvero della Nutrizione Intergenerazionale e dei Tre FONDAMENTALI profili alimentari.


Esempio comune:

Dopo anni di cibo spazzatura, pieno di sostanze sintetiche e cresciuto in terreni contaminati da pesticidi, molte persone cominciano a pensare e poi a ricercare su internet che sovrappeso, allergie, infiammazioni croniche, scompensi ormonali etc sono causati dal cattivo cibo di cui si nutrono quotidianamente.
I piu´coraggiosi decidono cosí di intraprendere una dieta depurativa  (detox).
Detto fatto, per alcune settimane decidono di ingerire esclusivamente fibre insolubili (per ripulire gli intestini da tossine), radice di Dente di Leone per i suoi comprovati effetti benefici sul fegato e mirtilli (favorire la circolazione sanguigna), il tutto con la sola aggiunta di pura acqua di sorgente.
Passato un mese dall´inizio di questo percorso, si ritrovano dimagriti, con meno tossine in circolo, meno dolori e con una sensazione generale di benessere.
Come non essere felici!

Ma e´a questo punto che si commettono 3 pericolosi sbagli..

1) Queste persone assumono che tale dieta depurativa (il cui scopo e´quello di fare pulizia interna e non di provvedere ad un´alimentazione bilanciata continuativa) sia la dieta perfetta per il resto delle loro vite.

2) Diffondono questa dieta ai loro conoscenti perche´ ora si sentono meglio (anche se le loro esperienze sono limitate solamente ad un mese di tempo).

3) Si schierano valorosamente contro tutti coloro che non accettano e non vogliono praticare la stessa dieta.

Sebbene i cibi della dieta in questione siano fittizi, i 3 comportamenti sopra elencati  sono realmenti veri e molto comuni.

Del resto, sono stata io stessa vittima dello stesso meccanismo.

Ora, vediamo insieme perche´ si cade in questi errori.

Queste persone, evidentemente, non sanno o non hanno capito che le diete (tutte le diete) possono essere classificate in 3 categorie:

1) Dieta depurativa
2) Dieta di mantenimento
3) Dieta di costruzione

Le persone che adottano una dieta depurativa, depurano il proprio organismo ma non stanno apportando un´alimentazione bilanciata continuativa per il corpo. La dieta di costruzione e´quella usata dagli atleti, donne incinte e i reduci del cancro al fine di provvedere tutti i nutrienti necessari, sviluppare muscoli, nutrire il feto e creare un sistema immunitario forte.

Un altro punto interessante da notare, e´che non si pensa a lungo termine.
Ci si avvale solo dei propri risultati senza considerare il fatto che la maggior parte delle diete in circolo all´oggi, sono relativamente nuove rispetto alla nostra specie. 

Specialmente le donne, focalizzandosi prettamente su loro stesse, non si chiedono quale impatto queste diete avranno sulle future generazioni.

Il pensare solo a se´, del resto, e´ pratica molto comune in questo mondo civilizzato..
Non siamo abituati a pensare per generazioni; basta guardare all´inquinamento che produciamo e all´innegabile fatto che stiamo lasciando un ecosistema sempre piu´malato ai nostri figli.

Alimentare un feto richiede piu´ nutrimento rispetto ad un adulto in fase di mantenimento.
Abbondanti quantita´di folati, biotina, colina e Vitamine D, A e K2 (tra le altre) sono fondamentali per lo sviluppo normale e completo del feto.

 Noi tutti siamo stati denutriti sin dalla gestazione.
L´evidenza sta nelle arcate dentarie strette e nei denti accavallati.
Interessante notare che le popolazioni nutrite a base di una dieta silvestre hanno un viso piú ampio, denti dritti e dentatura completa (inclusi i denti del giudizio).

La maggior parte degli Occidentali presenta caratteristiche di denutrizione ma pochi ne capiscono le ragioni. Addirittura la forma delle ossa pelviche e´indice di malnutrizione.

Bisogna tener inoltre presente che una dieta incapace di formare un cranio sufficientemente ampio ad accomodare tutti i denti, non  e´neppure in grado di contenere e proteggere cio´che vi e´dentro ed e´ per questa ragione che i nostri cervelli sono piu´piccoli rispetto a quelli dei nostri antenati indigeni.

Detto cio´, come possiamo includere le future generazioni nelle nostre scelte alimentari?

Da un punto di vista nutrizionale, c´e´solo UNA dieta (con variazioni) capace di produrre esseri umani in salute E bambini ben formati, ovvero una dieta onnivora che consiste esclusivamente di cibi selvatici o un mix di cibi selvatici e tradizionali.
Per cibi tradizionali si intendono varieta´ antiche di piante che ritengono ancora tutti i loro nutrienti e animali cresciuti all´aperto, che mangiano cibo naturale.

Queste diete contengono sia alimenti cotti e crudi, prevedono l´uso di grassi animali e hanno delle varianti speciali per le future mamme ancor prima della gestazione.
Hanno un equilibrio tra omega 3 e omega 6 (cosa difficilissima da riprodurre in una dieta dove sono presenti cereali, noci e animali alimentati con farine vegetali - le quali sono ricche di omega 6).

L´equilibrio di questi acidi grassi e´importantissimo per lo sviluppo del feto.
Moltissime diete oggigiorno fanno largo uso di piante che sono state geneticamente alterate (attraverso coltivazione e interevento diretto sui geni in laboratorio) il che risulta in perdita di nutrienti, alterazioni fitochimiche e alterazioni dell´equilibrio degli acidi grassi.

Tutto cio´lascia un segno sulla salute dell´individuo e sulla prossima generazione.

Chiunque abbia a cuore la salute delle generazioni a venire, deve capire che la nostra forma e´ cambiata a seconda dei cibi che abbiamo consumato.

Spesso adottiamo diete che ci dicono essere salutari ma la maggior parte di queste non hanno fondamenti storici e tracce di aver prodotto bambini ben formati.
Basta guardare su Internet foto di indigeni (anche quelli d´Europa) che tutt´ora mangiano il loro cibo naturale per vedere la differenza.

La nostra forma attuale e´una che si e´sviluppata solamente intorno al singolo.
Molte persone credono che i propri figli siano ben formati ma sembra cosi´solo perche´li si compara ad altri malnutriti. Bisognerebbe compararli con dei bambini che ancora presentano una forma ancestrale.

L ´unica dieta in grado di produrre una forma umana ancestrale e´quella composta di cibi selvatici e tradizionali.