lunedì 3 maggio 2010

Mai dimenticare la Biodisponibilità...

 Quant'è deficiente 'sta B12!
pensieri critici sull'Economia e Politica Alimentare

Il tema della B12 e di altri integratori alimentari a complemento di un'alimentazione vegan-cotto/vegan crudista/ fruttariana è sempre molto accesa nel Web e mi è stato chiesto più volte se anch'io facessi uso di qualche integratore o se li ritenessi utili per la mia salute. La mia posizione in merito è stata subito molto chiara: sono fermamente convinta che la Natura/D-o non "giochi a dadi" per cui se ha creato l'uomo frugivoro e se questi vi è rimasto per milioni di anni senza prender alcun supplemento, vorrà pure dir qualcosa...
Sono diventata vegan-crudista (modello igienista) senza preoccuparmi per nulla di eventuali carenze di B12 perchè in fondo, ero andata avanti per 25 anni della mia vita conducendo un'alimentazione assolutamente errata senza che nessun dottore mi dicesse di fare analisi, prendere integratori di vitamine perchè mangiavo poca frutta e verdura mentre ora dovrei ascoltare pareri medici quando abbandono i prodotti animali?
Si perchè mi sembra proprio di capire che lo spauracchio della B12 arrivi sempre (e solo) quando si abbandonino senzientemente la carne e gli altri prodotti animali e dunque ci si rechi da un dottore e lo si informi della propria scelta vegan. Un tempo questi dottori avrebbero fatto pressioni pur di sconsigliare questa dieta ai propri pazienti cercando di rifilare bistecche, formaggi, latte, ora viene tollerata a patto che vengano introdotti gli integratori di B12...
Alcuni simpatici personaggi in camice bianco dicono che questo batterio non si trovi solamente nei prodotti animali e che quindi non sia necessario mangiare cadaveri per ottenerla, perchè il carnivoro la ottiene dall'erbivoro che si nutre di erba, dunque la B12 sta nell'erba, nella terra "sporca", sulla frutta "sporca"..
Quindi, a rigor di logica, perchè se un erbivoro non ha bisogno di integratori, un uomo invece si?
Non può mangiare frutta e verdura senza che la si lavi troppo maniacalmente come ci hanno insegnato a fare sin da piccoli, usando il bicarbonato, l'aceto, l'acido del limone ecc?
A questa domanda solitamente i medici rispondono: "non possiamo garantire in questo modo un sufficiente apporto di B12". Quasi quasi si sarebbe tentati di credere alla loro buona fede ma in realtà, se andiamo a vedere a fondo nella questione, vediamo che non esiste alcuna base scientifica sulla quale poter erigere questo enorme grattacielo di falsità.
C'è un motivo fondamentale da tenere in conto, ma non viene purtroppo, mai considerato da questi "luminari della scienza" e prende il nome di :

Fattore Biodisponibilità

Leggiamo così da Wikipedia:
In farmacologia, il termine viene utilizzato per descrivere quella parte di farmaco somministrato che raggiunge la circolazione sistemica senza subire alcuna modificazione di tipo chimico rispetto al totale.
Il termine viene talvolta utilizzato anche in relazione alle sostanze assimilate dagli alimenti.
Sempre nella stessa pagina, più sotto:

Fattori che influenzano la biodisponibilità

Svariati fattori fisiologici possono ridurre la disponibilità del farmaco prima del suo ingresso nella circolazione sistemica, quali ad esempio:
  1. lo scarso assorbimento del tratto gastrointestinale;
  2. la degradazione metabolica del farmaco prima dell'assorbimento;
  3. l'effetto first-pass a livello epatico.
Tali fattori possono variare da paziente a paziente, così come possono mutare nel tempo nello stesso paziente. Possono avere un effetto sulla biodisponibilità anche malattie che interessano il metabolismo epatico o la funzione gastrointestinale.
Il nostro organismo, come abbiamo avuto occasione di vedere a proposito della "reazione immunitaria" verso i prodotti cotti, denaturati e raffinati,  mostra chiari segni di avversione ogni volta che ingeriamo dei prodotti che non sono naturali. Il corpo li rifiuta, cerca di combatterli, di distruggerli, perchè li recepisce giustamente come nemici, come tossici. Il corpo "sa" che sono sostanze pericolose da cui occorre assolutamente proteggersi, mentre noi non sappiamo nulla e molto probabilmente, non ne sanno nulla neppure i nostri medici "di fiducia" che ci hanno prescritto tale integratore di sintesi quando avrebbero potuto consigliarci di mangiare semplicemente più frutta, più verdura cruda...Purtroppo per loro (e per noi) un medico non prende ancora la percentuale se manda il suo paziente in frutteria a comprare mele, pere, pesche, albicocche magari biodinamiche, mentre invece lo stipendio mensile è salvaguardato quanto più si prescrivono ricette di integratori prodotti dalle solite case farmaceutiche...
Siamo fatti per assimilare al meglio solamente cibi nel loro stato naturale: frutta e verdura, purchè sia rigorosamente cruda, fresca, integra.
I "super-dosaggi" multiconcentrati degli integratori di sintesi sono quantitativamente più alte che in qualsiasi alimento presento in natura perchè i contenuti sono qualitativamente molto inferiori e quindi, gran parte dei componenti non saranno assimilati dal corpo non solo dunque per i motivi elencati da wikipedia, ma pure perchè il corpo li rigetta naturalmente (nel caso per esempio, questi venissero assunti per via endovenosa).
Di fatto, stiamo pagando un integratore a prezzo pieno per ricevere un effetto nullo o quasi nullo.
Come possiamo pretendere di assimilare al meglio qualsiasi nutriente se i nostri organismi sono intasati?
Quando il cestino della spazzatura è pieno, non c'entra più nulla, non passa più niente attraverso un rifiuto ed un altro, dunque come posso aspettarmi di assimilare davvero un qualsiasi integratore sintetico?
E' "curioso" vedere come questi dottori alle prese con un neo-vegan non gli suggeriscano, oltre all'integratore, anche di abbandonare la malsana abitudine di alterare con il calore i prodotti che mangia ,che non solo denaturano i cibi ma li trasformano pure in pesanti neurotossine e credere ancora nella loro "buona fede" e "competenza medica".
Inoltre, tutta questa apprensione per le eventuali carenze di B12 la si ha esclusivamente per i vegan-cotto/vegan crudisti/fruttariani, vale a dire per tutta la categoria di persone che volutamente non fanno uso di prodotti animali e che hanno manifestato un chiaro dissenso verso un capitalismo carneo il cui unico interesse è il profitto a discapito di tutto e tutti. Questo equivale a dire che si da per scontato che un onnivoro-carnivoro assimili per forza la B12 (e qualsiasi altro integratore) perchè mangia prodotti animali, senza tenere in considerazione gli altri fattori che abbiamo elencato sopra, che ovviamente, valgono per tutti gli esseri umani indistintamente, onnivori-carnivori, vegan, crudisti e fruttariani!

E' chiaro allora che questo business della B12 è strettamente legato ad una logica consumistica creata ad hoc dal sistema onnivoro-carneo che è al potere, nel tentativo di seminare lo spauracchio tra le persone, sopratutto quelle che stanno accusando sempre più problemi di salute continuando a far uso di prodotti animali e vorrebbero eliminarli del tutto oppure per chi sente di voler far un gesto mosso dall'etica.
Il sistema dominante vuole a tutti i costi fare terrorismo alimentare seminando disinformazione attraverso la compiacenza di  medici onnivori e medici vegan costretti a loro volta, per mangiare a fine mese, di sottostare al gioco al fine di  imbavagliare e manipolare l'informazione facendo sì che i miti dominanti riguardanti la necessità di mangiare prodotti animali permangano sempre più a lungo nelle menti della gente e che quindi, si faccia più fatica a vivere pensando di poter essere finalmente liberi con una dieta più naturale. Quando l'individuo mangia cibi adatti alla sua specie (frutta) o comunque si ciba pure di verdure crude (modello igienista) acquista salute, lucidità mentale, maggior discernimento, sensibilità, compassione, gli istinti guerriglieri tendono ad affievolirsi con il tempo ed è sempre meno controllabile, sempre meno ricattabile dal sistema imperante.
Il messaggio distorto che queste lobbies stanno cercando di portare avanti è che non si può vivere senza carne e derivati! E' un messaggio subdolo, da leggere tra le righe, di cui sono vittime moltissime persone vegan-cotte che conosco e a cui ho portato la mia esperienza personale. Mi è stato risposto allora, di portare come "prova" inconfutabile le mie analisi del sangue, obiezione alla quale ho replicato dicendo che purtroppo (per tutti i San Tommaso della situazione) i miei valori non sarebbero stati d'aiuto per nessuno per due motivi

  1.  i valori standard usati si riferiscono ad un individuo medio che è sostanzialmente malato, ha un'alimentazione onnivora-carnea, mangia prodotti cotti/denaturati raffinati
  2.  i valori standard dell'individuo standard cambiano con il susseguirsi dei tempi e con i modelli alimentari del momento
Cinquant'anni fa i valori  di colesterolo accettati erano molto inferiori a quelli odierni perchè nessuno mangiava prodotti animali più di una volta alla settimana mentre ora abbiamo proteine animali a non finire in ogni piatto

Dunque, io fruttariana crudista, cosa c'entro con tutto questo? Abbiamo di fronte due tipi umani completamente diversi, è come paragonare un asiatico ed un caucasico per stabilire quale dei due sia "il tipo d'uomo ideale"...
C'è pure una terza ipotesi, se vogliamo dirla tutta: potrebbe essere che i miei valori, dato che non sono passati parecchi anni dal giorno in cui ho cambiato dieta siano ancora "accettabili" per i canoni convenzionali perchè magari ero talmente intossicata da aver smaltito "poco" in tutto questo tempo...Questa sarebbe la peggiore delle ipotesi se mi andassi a controllare perchè potrebbe generare interpretazioni errate e pericolose a cui non voglio neanche pensare..
Quando si fa una scelta di un certo tipo, verso una vita naturale, in armonia con tutta la Creazione, bisogna lasciarsi dietro molte cose, tra cui le stampelle che per anni abbiamo usato come inutile sostegno perchè ci avevano fatto credere di non poterne fare a meno perchè ne avevamo bisogno, perchè ci hanno detto che non ce l'avremmo fatta solamente con le nostre gambe, rendendoci dunque handicappati non perchè lo fossimo davvero alla nascita, ma perchè a forza di ripiegare su di esse, non abbiamo mai provato a camminare da soli.

Mi sembra di sentirlo affermare un camice bianco di questi: "Va bene tutto signora, mangi patate, legumi e cereali per supplire alla mancanza di proteine animali, continui a cucinare cibi al forno, in padella, sulla griglia, ma si assicuri di passare in farmacia per acquistare integratori di B12 come le ho consigliato.."
Una dieta vegan-cotta che mette alla base un elevato consumo di amidi, cereali e legumi segue in pratica, i dettami di un modello alimentare onnivoro-carneo in versione vegetale. E' la stessa "pappa" in poche parole.
Difatti prodotti a base di tofu, seitan, "mortadella vegan", "salame vegan", "spezzatino di seitan" e chi ne ha più ne metta, non sono altro che dei surrogati vegetali per nostalgici della carne... sia nel gusto, sia nella forma, sia nell'elevato contenuto proteico, nocivo per l'essere umano.
Questo modello alimentare (vegan-cotto) ha veramente poco di buono da offrire al prossimo perchè sta solamente spostando il mercato verso un'altra forma di consumo, ossia quello vegetale ma le vecchie e stantie credenze delle proteine e dei cosidetti aminoacidi essenziali continuano a dominare la scena legittimando in background, la scelta di una grande fetta di popolazione nel rimanere onnivori-carnivori perchè convinti sia la dieta giusta, equilibrata e più gustosa... Perchè un onnivoro-carnivoro dovrebbe infatti rinunciare alla dieta cui è abituato da tanto tempo e di cui è soddisfatto per vari motivi, solamente per vedersi recapitare nel piatto un surrogato vegetale che ricorda molto (troppo) i tempi d'oro in cui giaceva nel piatto una "succulenta" bistecca di vitella? Per l'etica direbbero alcuni. In effetti questo sarebbe già un buon motivo di partenza ma purtroppo l'etica non spinge sempre tutti a fare un passo più lungo della gamba, specialmente finchè il modello alimentare basato sull'abbondanza delle proteine e degli integratori continuerà ad imperversare e ad ipnotizzare le menti delle persone...
La salute, se senti parlare una certa tipologia di vegan-cotti,  passa in secondo piano rispetto all'etica e non tutti sono disposti a rinunciarvi (MAI rinunciare alla salute) e siccome l'alternativa vegan viene proposta sempre più come un surrogato vegetale di quella onnivora-carnivora-cotta (lo dimostra il crescente mercato di prodotti vegetali che imitano colore, sapore, forma dei prodotti a base di proteine animali), molte persone recepiscono questa tendenza come legittimazione a rimanere tal quali, perchè non vedono benefici tangibili in questo nuovo modello alimentare, anzi, ne osservano tutte le sue deficienze (salutari, sociali, monetarie), in primis quella della B12...
Abbandonare i prodotti animali per abbracciare una dieta vegan-cotta surrogato di quella carnivora, sta diventando sempre più una scelta di lusso insostenibile per molti; "mortadella" di seitan, "polpette" di soya, "spezzatini" vegetali... solamente i nomi di questi prodotti mi fanno tremare perchè rievocano alla mente ancestrali ricordi di un tempo in cui mi cibavo di morte, senza pensare all'effetto che hanno pure sul portafogli..
Dunque chi vuole passare al vegan principalmente per etica, ci rimette! Questo è il messaggio che l'industria carnea fa passare.
Per uscire da questo meccanismo intossicato dobbiamo invece sbarazzarci del vecchio modello alimentare basato sull'elevato consumo proteico costruito dall'uomo e dalle sue credenze errate frutto della lussuria e degli eccessi di gola perchè neanche la sua versione vegetale è priva di macchia...

Le multinazionali del cibo e dell'industria farmaceutica si sono alleate e dalla loro unione, è nato "l'integratore alimentare", la cui punta di diamante si esprime al massimo con l'"integratore di B12", l'unico, il solo fattore (al momento) in grado di poter minacciare seriamente il potere onnivoro e l'industria carnea despotica.
Devo "complimentarmi" davvero con loro perchè stanno facendo davvero un buon lavoro focalizzandosi sulla carenza di UN batterio quando ogni giorno con la cottura e l'ingestione di cibi cotti, denaturati, sterilizzati, pieni di conservanti, coloranti ecc stanno uccidendo tutti i nutrienti presenti negli alimenti "grazie" all'uso del calore e dell'"ingegno umano" nato per esorcizzare la fobia dei batteri..
Andiamo così, disperatamente alla ricerca di un batterio quando ne uccidiamo miliardi tutte le volte che  mettiamo in bocca qualsiasi cosa...Che strano animale è l'uomo!

In sintesi...
Per assicurarsi di avere la B12, basterebbe solamente astenersi dal cuocere i cibi e mangiare più frutta; in questo modo andiamo a lavorare sui tre fronti che abbiamo analizzato prima:

  1. il corpo, grazie ai cibi crudi si disintossica e predispone l'organismo a ricevere nutrimento (B12 inclusa); 
  2. la fonte di nutrimento arriva all'organismo in forma organica, cioè che il corpo può utilizzare
  3. assimiliamo tutti i composti senza che il corpo sviluppi una reazione immunitaria difensiva di rigetto.

I nostri corpi sono delle meravigliose "bio-macchine" a cui manca solo la benzina ideale per funzionare egregiamente senza aver alcun bisogno artificiale a cui l'uomo tra l'altro, non è in grado di rispondere con una valida alternativa.
La Natura ci conosce da sempre, l'uomo non sa affatto chi è. Come possiamo in coscienza, paragonare l'ancestrale sapere creativo della Creazione con l'ignoranza distruttiva dell'uomo moderno?