Del Lavoro del Fruttariano
Attualmente non lavoro ed il mio obbiettivo è quello di non lavorare assolutamente. Ultimamente sto cercando un lavoro per il breve tempo in cui mi tratterrò a casa dei miei genitori perchè sicuramente ho altri progetti per la mente. Lavorare è un'altra cosa innaturale resa purtroppo necessaria per sopravvivere in questa giungla ci-vili-zzata. Mi basta un frutteto per mangiare - non ho necessità di comprare pasta, seitan, farina, carne, latte per cui dipendere da terzi. Ho vestiti e mobili credo, per il resto della mia vita e se avrò bisogno di altri baratterò con chi sarà disposto a fare lo stesso oppure mi farò regalare da chi vuole disfarsene.
Il mio unico produttore di fiducia è l'albero o la pianta di pomodoro/peperone/zucchina. I miei unici operai sono le gambe e le braccia che mi consentono di raccogliere i frutti della terra. Mangio tutto crudo, fresco ed integrale perciò non ho bisogno di bombole a gas/forni/essiccatori/ frullatori per cucinare - mi basta un coltello (ed una forchetta..) neanche troppo affilato altrimenti rischio di tagliuzzarmi pure qualche dito.
Vivo con poco; cerco di vivere nell'essenzialità. Questo è il mio rispetto e la mia gratitudine per il mio prossimo umano ed animale, vegetale e terrestre. Quando prendo del superfluo mi accerto sempre di farlo con coscienza, riconoscendo in precedenza la fonte da cui proviene tale "beneficio" cercando di non divenirne dipendente.
Essere liberi non significa rinunciare a certe comodità occasionali bensì goderne senza divenirne schiavi.
Adesso il Sign-re D-o prese l'uomo ed Egli lo mise nel Giardino di Eden affinchè lo lavorasse e lo custodisse. Gn 2:15
Qualsiasi altro lavoro che non sia prendersi cura del proprio frutteto è innaturale e non dovrebbe esser svolto ma purtroppo, da quando l'uomo ha ceduto la sua libertà con l'abbandono della terra per conoscere il lato frivolo delle cose (leggi onnivorismo), è divenuto servo del padrone che non solo la possiede ma l'ha pure cementificata per produrre spazzatura artificiale con cui mantenere se stesso ed i propri schiavi.
L'uomo è la matrigna cattiva di tutte le favole che cerca di usurpare il trono alla bella Natura, regina legittima del regno di Malchut.