mercoledì 31 marzo 2010

Fruttarismo e Spiritualità: quando il cibo fisico nutre l'Anima


Una persona che si interessava di “spiritualità” e “pratiche esoteriche”, al culmine di una discussione con la qui presente, mi chiese: pensi davvero che la pratica del Fruttarismo sia sufficiente allo sviluppo spirituale dell’uomo? Perché sai, io credo proprio di no, perché l’uomo in primo luogo deve “conoscere se stesso”, “nosce te ipsum”.

Come si può pensare che l’essere umano non possa conoscere se stesso attraverso ciò che mangia?

Come si può dis-conoscere che l’atto del mangiare, quando consapevole, è la più grande forza entropica dell’universo, completamento del lavoro creativo di D-o?
Rimasi basita. Per un attimo. Poi mi ripresi.
Provai a riformulare allora la domanda che mi ero posta e scopersi che, in realtà, non c’era alcuna domanda da farsi a priori.
Un onnivoro che mangia cadaveri animali e vegetali possiede la morte dentro ed è molto faticoso per il suo Intelletto Attivo emergere da tutte quelle sozzure interne quando sostanze secondarie, quali antibiotici, coloranti, conservanti, esaltatori vari ne ipnotizzano lo spirito e ne ammalano il corpo.

Perché è vero che dal letame organico in decomposizione si può sviluppare la vita ma qui stiamo parlando di rifiuti tossici inorganici (i prodotti cotti morti) che intasano i nostri corpi, le nostre menti ed è difficile che da un barile colmo di veleni sintetici possa svilupparsi una vita…

Non mi stupisco più di incontrare persone sedicenti spiritualiste, che hanno fatto lunghi pellegrinaggi in India, in Tibet, in America dagli Sciamani, in Israele dai Rabbini Kabbalisti che violano addirittura le convenzioni umane della kosherut (leggi alimentari esplicitamente descritte nella Torah riguardanti il divieto di consumare allo stesso tempo prodotti carnei e prodotti di latte) aprire bocca e vomitare letteralmente tutti i cadaveri animali e vegetali della cui uccisione si sono resi complici. Non posso prendere sul serio una persona che mi parla di amore, compassione, “equivalenza della forma con il Creatore” (principio Kabbalistico che vede come scopo finale dell’uomo quello di imitare le qualità di Hashem attraverso la correzione in questo mondo, del desiderio pervertito/speculare, opposto a quello dell’Onnipotente), vantarsi in maniera sciocca del suo onnivorismo smodato mancando di rispetto alla sensibilità non solo altrui (la mia, in questo caso) ma soprattutto a quella degli animali a cui ha tolto indirettamente la vita.
La violenza e la perversione, tutte le brutture di questo mondo sono l’emanazione speculare dell’Amore di D-o.
Ma le religioni essoteriche non ci insegnano tutto questo; i testimoni di Genova, gli avventisti annunciatori della lieta novella, monaci s-trappisti e l-uter-ani, Ka(nni) bbalisti di quelli che…il venerdì sera (shabbat) trasformano le loro tavole in fetidi cimiteri dove la Morte – e non la Shekinah - è la vera ed indiscussa protagonista, al limite, ci suggeriscono (timidamente) di provar a contenere il consumo di carne al fine di controllare gli instabili temperamenti emotivi e le sanguigne passioni dell’uomo causate dall’ingestione di prodotti animali, non tanto per la morte e sofferenza dell’ animale.
Che D-o forse abbia mai accettato sino in fondo che l’uomo si cibasse di carne?
Come dite…D-o ha detto all’uomo che poteva “aver dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”? (Gn 1:26)
Vero, ma sappiate che vi hanno detto solamente una parte di ciò che D-o intendeva dire…
Perché Lui parla una lingua antica e sconosciuta ai più che insegna: vi’yirdu – parola Ebraica per “avere dominio” significa anche “discendere”. La stessa abilità che l’uomo ha di elevarsi sui propri istinti animali può farci discendere ai più bassi livelli di depravazione molto più di quanto un animale potrebbe”. Uno dei tanti modi con cui mostrare Compassione (la qualità di Chesed del Creatore, con cui Egli ha creato questo mondo) verso gli animali è quello di affermare la nostra superiorità morale nell’astenerci dallo sfruttare i regni animale e vegetale.

Non voglio sentire le prediche di un pastore/prete/rabbino/laico/”spiritualista” (new-ager/acquariano) onnivoro-carnivoro o di un catto-vegetariano, di uno spiritualista vegan che ogni tanto però mangia del formaggio che parlano di amore universale con la bocca sporca di sangue!
Non posso credere che una persona che abbia percorso una via di auto-conoscenza VERITIERA possa esser sorda e cieca di fronte alle grida di dolore di centinaia, migliaia di esseri viventi (piante ed animali) solamente per soddisfare un mero peccato di gola!
Come può un uomo spiritualmente evoluto non saper controllare e soprattutto riconoscere, che questi istinti di piacere sono specchietti luminosi per le allodole, trappole dell’Ego, inganni del Nachash (serpente in Ebraico, dove la radice nshk significa morso e “chash” silenzio, perché il serpente quando attacca, non da alcun preavviso sonoro) , dove il verbo “nachash” significa incantare, affascinare, stregare, e la sua radice “risplendere come ottone”?
Questo Ego è sostanzialmente una moneta falsa!
Falsa come del resto, tutte le monete create dall’uomo.
Ma le religioni purtroppo, non ci insegnano tutto questo. Per colpa loro, in determinati periodi dell’anno, ossia nei periodi delle festività rituali comandate di Pasqua/Pesach, Natale/Chanukkah, Shavuot/Pentecoste , Shabbat/Venerdì ecc si fa ab-uso di prodotti animali, così tanto da commettere un vero e proprio eccidio universale che coinvolge tutto il creato (compreso il regno minerale per la presenza di sale!).
Questi giorni di festa, che dovrebbero esser –di regola- lieti, si trasformano nel peggior incubo per chi ha un minimo di sensibilità umana, sono un crimine contro l’intera creazione divina.
Tra le mura domestiche si consumano, in silenzio, le più atroci violenze ed è il trionfo dell’Ego in pompa magna.
Agli occhi del Vero Spiritualista, ogni pranzo, ogni cena quotidiana, ma soprattutto queste giornate “di festa” in particolare, appaiono in tutta la loro “cotta” essenza: l’orchestra della morte diretta magistralmente dall’uomo suona la marcia funebre che accompagna la Creazione verso la sua tetra tomba: l’oscurità infinita.

Non posso credere che una persona che non abbia capito che l’alimentazione sia alla base di QUALSIASI conoscenza terrena/spirituale pretenda di moralizzare ed insegnare/tramandare dei valori al suo prossimo, a qualunque credo essi facciano riferimento.
Non VOGLIO accettare come maestro un individuo che mangia carne/latticini/verdure e venga a farmi la predica circa i miei difetti (uno su tutti, la presunzione) quando egli è il primo ad essere incapace di resistere alle tentazioni basse del suo intestino nonostante le conseguenze delle sue azioni siano CHIARAMENTE manifeste in questo mondo.

Il vero Maestro non è il moralizzatore di turno del potere religioso; non è colui che dalla posizione rialzata (privilegiata) dell’altare/bimà legge un brano del vangelo/Pentateuco poiché dalla bocca di quest’ultimo, se impuro nelle parole, opere, ed azioni (digestione errata) persino parole sante di Torah possono trasformarsi in perigliosi pretesti che inducono più o meno consapevolmente, l’anima ipnotizzata ad im-boccare la strada del peccato.
E questo purtroppo è quello che accade ripetutamente! Non ho mai sentito dire da nessuna autorità religiosa/ spiritualista che non bisogna mangiar carne/verdure perché quest’atto è chiaramente una violazione dei valori contro la vita animale/vegetale!
Tuttavia, alcune religioni hanno più scusanti di altre in merito a questa faccenda: i loro testi di riferimento in fondo, non dicono espressamente di non mangiare animali, di non causare sofferenza inutile alle altre creature… Ma per quanto riguarda l’Ebraismo, come la mettiamo?
In questa religione che io considero la più illuminante e, per certi versi, più vicina alla Verità rispetto ad altre, i saggi parlano chiaramente di tza'ar ba'alei chayimdivieto di nuocere a qualsiasi creatura”.
Purtroppo, coloro che avrebbero dovuto farsi portatori del messaggio che Hashem aveva inteso per la Sua creazione e che avrebbero dovuto diffondere, attraverso l’insegnamento (esempio) in prima persona, sono i primi che fanno esattamente il contrario o non sono di molto migliori degli altri (al massimo sono vegetariani).

Cosa dire allora di tutti quei Kabbalisti asceti, visionari che hanno regalato al mondo opere di pura luce spirituale dopo 40 anni di reclusione in una caverna a mangiar esclusivamente carrube (frutta)?
Che sono venuti fuori dalla caverna per tornare a mangiar cadaveri…?!
La frutta è in grado di elevare alla massima potenza le facoltà spirituali dell’uomo perché è il cibo kosher (appropriato) dell’uomo, l’unico in grado di nutrire senza perciò intossicare i canali di comunicazione tra anima e corpo.

Il velo di Maya comincia ad abbassarsi e a lasciare spazio ad una chiaro-veggenza, che non è semplicemente qui intesa come la facoltà di vedere le auree ed altre entità incorporee, bensì la facoltà di vedere l’Inganno del Serpente mantenendo semplicemente l’intestino pulito, il che favorisce appunto, lo svilupparsi del pensiero critico, l’embrione di un’Idea Originale.

In Ebraico, la gola viene chiamata MeiTZaR hagaron che letteralmente significa “la restrizione del collo”. Attraverso questo passaggio stretto passano tre organi necessari al sostentamento della vita: la trachea, situata alla destra della gola che trasporta aria; l’esofago, situato alla sinistra, leggermente dietro la trachea, vicino alla nuca trasporta il cibo; le vene giugulari e le arterie carotidi trasportano il sangue.

Vediamo cos’ha da dirci in merito un grande mistico della Tradizione Kabbalistica:

Rabbi Nachman di Breslov insegna che le storie della Torah contengono tantissimi messaggi preziosi per le nostre vite attuali ed egli ci fa l’esempio della terra d’Egitto, MiTRZayim in Ebraico, che corrisponde a MeTZAR hagaron.
La storia degli Ebrei come popolo inizia con la loro discesa nell’esilio in Egitto, derivata dalla vendita di Giuseppe come schiavo.
PhaRaOH, il sovrano d’Egitto, che rappresenta le forze del male, in Ebraico – ha in comune le stesse lettere della parola ORePH, la nuca, il retro del collo, alludendo all’esofago, al mangiare.
Per attirare gli Ebrei, il Faraone ebbe bisogno dell’assistenza dei suoi tre ministri: il mastro macellaio, il mastro pasticciere ed il mastro sommelier (Gn 37:36, 40:2). Queste tre figure rappresentano i principali fonti di nutrimento da cui dipendiamo: carne (animale), prodotti da forno/pane (vegetale) e vino (liquidi). Dunque, per avere il controllo sugli Ebrei, il Faraone li manipolò attraverso la loro necessità primaria:
il bisogno di mangiare.
Sebbene fu venduto come schiavo in Egitto (meitzar hagaron), Giuseppe, la persona veramente spirituale, perseverò nell’inseguire la santità. Nel racconto biblico, troviamo che Giuseppe si trovò faccia a faccia con tutti e tre i ministri del Faraone in condizioni particolarmente sfavorevoli. Ma lui continuò a digiunare, finendo per controllare chi voleva controllarlo..
Questo ci insegna che chi rimane saldo nei suoi sforzi spirituali può elevarsi al di sopra delle circostanze tutt’intorno e diventare padrone del proprio destino.


Sfortunatamente però, i discendenti di Giuseppe e quelli della sua famiglia – gli Ebrei, soccombettero al Faraone ed ai suoi ministri. Strinsero amicizia con i loro vicini Egiziani, mangiarono del loro pane (furono intrappolati nella strettezza del collo – meitzar hagaron) ed infine divennero loro schiavi. Ovviamente, la strada per il maleschiavitù spirituale – vede le sue origini dal modo scorretto di mangiare.

Abbiamo avuto da tempo immemore, la chiave per la liberazione dalla schiavitù del Faraone in terra d’Egitto.
Possiamo sempre, in qualunque momento, porre rimedio a tutti i disastri fatti fin ad ora..
Pensate che il potere della mela è così straordinario che, se anche ieri aveste mangiato cadaveri fino allo svenimento, basterebbe solamente uno di questi frutti consumati OGGI per innescare dentro il vostro corpo un meccanismo di pulizia fisica/mentale/spirituale.
Siamo ancora in tempo! Ogni secondo ci viene data la possibilità di cominciare una nuova vita ex-nihilo!