sabato 12 giugno 2010

Siamo ciò che mangiamo - le frequenze vibratorie dell'anima umana


 In realtà, ogni volta che ingeriamo qualsiasi alimento, ci stiamo nutrendo di luce condensata racchiusa nelle forme solide del cibo che ci apprestiamo a mangiare.


Il cibo che mangiamo è indice del nostro livello vibrazionale di coscienza per questo esistono vari tipi di frutta e vari tipi di fruttarismo, per esteso, vari tipi di alimentazioni e vari tipi di diete.
Le persone sono attratte naturalmente dai cibi che “vibrano” sulla stessa lunghezza d’onda in armonia con le frequenze di certe campi sottili intorno all’uomo. La frutta copre ovviamente un vasto range di frequenze – dalle più sottili della mela alle più basse della fruttortaggio - e ce ne sarebbe un po’ per tutti se non fossimo intossicati fin sopra i capelli da prodotti cotti, raffinati, cadaveri animali e vegetali.
L’uomo manipolando intensamente i cibi è riuscito a privare delle scintille di vita (luce solare che è Luce spirituale condensata) le materie prime naturali a costo di voler appropriarsi di alimenti non adatti alla propria specie. D-o ci ha dato in dono (non solamente alla creatura uomo bensì a tutti i viventi) il cibo nel suo stato di “potenza spirituale” e valore nutritivo massimo affinché potessimo trarne sempre nuovo vigore sia nell’animo che ne corpo. In questo modo, grazie a tale nutrimento “dualistico” animico-biologico saremmo stati costantemente “connessi” con la coscienza del Creatore sul piano spirituale, della Natura sul piano fisico.
D-o e Natura sono una cosa sola. Secondo la saggezza della lingua Ebraica, vediamo che il valore numerico di tutte le lettere di queste due parole (Elokim – Dio, Teva – Natura) corrisponde, indicando dunque una relazione intrinseca.

La frutta è il cibo elettivo dell’uomo in quanto è l’unico alimento che può esser mangiato crudo, integro e senza alcun condimento (aggiunto) di altre sostanze per accompagnare un pasto completo dal punto di vista nutrizionale (dotato di tutti gli aminoacidi, sali minerali, vitamine ecc) nonché di acqua alla stato “organico” e dunque assimilabile ed utilizzabile dall’organismo.

La frutta è Chesed (amorevole bontà, pilastro bianco) allo stato puro, tutti gli altri cibi rappresentano Gevurah (rigore, pilastro rosso), nel mezzo c’è Tiferet, il piccolo Volto, la bellezza del seme dell’ Uomo in potenza che ri-copia l’essenza del suo Creatore.

Potremo definire scientificamente l’essere umano come essere un “batterio simbiotico” che si è sviluppato appunto in simbiosi con gli alberi da frutto che avevano bisogno di un partner animale per diffondere i propri semi e proliferare dal punto di vista spirituale invece l’essere umano mangiando dei frutti dell’albero, non ha solamente il compito di propagare la specie vegetale in un atto d’amore incondizionato, ma ha l’opportunità ed il compito di divenire un tutt’uno con queste creature meravigliose e straordinariamente evolute dal punto di vista spirituale, imparando perciò a trasformarsi egli stesso in un albero, in una pianta capace di provvedere a sé stessa traendo nutrimento non più dal lavoro di un’altra creatura ma direttamente dalle “mani” del proprio Creatore in un connubio straordinariamente magico dove il risultato finale è un frutto d’amore incondizionato per tutta la creazione.

Cosa significa “essere come gli alberi”?
Significa divenire creature che sanno far quadrare i loro migliori interessi personali con quelli di tutte le altre creature affinché il bene di un individuo corrisponda al bene di tutti.
“Essere” in questo modo significa dis-velare la vera Natura intrinseca della creatura uomo, batterio simbiotico dell’albero e non parassita approfittatore quale si sta dimostrando ora nei confronti del suo prossimo e di tutta la creazione.

L’uomo, a differenza di tutte le altre creature viventi, è un ponte che connette spirito e materia in forma cosciente. Lo scopo dell’essere umano è quello di vivere tutta la maestosità e l’ordine divino nella creazione esercitando attivamente la facoltà del libero arbitrio, presente unicamente nell’animale umano al fine di comprendere appieno l’affascinante fenomeno della Vita manifesta sulla Terra.
La parola stessa che de-signa l’essere uomo – A-dam è composta dalla particella trascendentale Alef (l’infinito) e Dam (sangue), a riassumere brevemente tutto il concetto della sua multidimensionale essenza.
Trascendere questa realtà fisica divenendo come un albero è la tappa ultima conosciuta come “breatharianism” (respirarismo).
In questa fase spirituale dell’Essere, l’uomo – nutrito dalle energie di amore incondizionato che circolano libere tutt’intorno a noi – diventa ricevente attivo della Gloria Divina ed ha finalmente accesso al “nutrimento dei nutrimenti” ossia l’emanazione fisica dell’essenza del Creatore stesso, che è la Luce solare.
Questa è una dimostrazione meravigliosa di come la creatura “uomo” possa diventare cosciente della magnificenza di D-o, facoltà per ora latente nel mondo vegetale ed animale inferiore.

Attraverso l’evoluzione dell’uomo, tutta la creazione potrà accedere a più alti livelli di coscienza in tempi minori, accelerando così la venuta della tanto attesa “era messianica”, periodo in cui sarà possibile godere dei frutti più deliziosi che la nostra terra – il cuore – abbia mai potuto offrirci.