I primi giorni a solo mele furono un pò difficoltosi per me dato che venivo dal regime fisso di due pasti al giorno ad orari abbastanza regolari (stile "pranzo" e "cena") ed i sintomi della falsa fame avevano una forte presa su di me, al punto che arrivai a mangiare anche 10 mele fino a sera, quando era tempo di cambiare un pò sapore con il mix di fruttortaggi. Inoltre, osservai che sul mio polso sx e sul braccio dx, apparvero delle macchioline rosa, di una tonalità leggermente più scura del mio incarnato, che rimasero per qualche giorno fino poi a scomparire definitivamente senza lasciare alcuna traccia .
Con il passar del tempo ho avuto modo di osservare alcuni meccanismi curiosi del mio corpo a cui prima non avevo mai fatto caso, ovvero del fenomeno dell'orologio interno e dell'emotional eating.
Nel primo caso il corpo comincia ad inviare segnali di falsa fame verso le ore in cui si era soliti mangiare precedentemente facendo così emergere alla coscienza la schiavitù degli orari comandati a cui per una vita si era stati condannati più o meno inconsapevolmente dai ritmi di una società frenetica che con la sua perversione e "fame" di profitto, è in grado di manipolare la tua.
L'emotional eating invece è quell'attaccamento psicologico-sensoriale al cibo che ti lega ad esso attraverso rituali quali la preparazione del cibo, la selezione, lo sminuzzamento e l'atto proprio del mangiare con il richiamo alla mente di determinati sapori/odori associati a certi stati emotivi.
E' stato interessante per me aver notato come questi due fattori negativi non abbiano trovato terreno fertile in ambito melariano diurno e come anzi, la mela sia stato il frutto che più di altri in assoluto, è rimasto scevro da residui di intossicazioni mentali e psicologiche che una certa forma mentis acquisita nel passato aveva ben consolidato nel tempo.
Man mano che andavo avanti seguendo questo regime, la quantità di mele consumate durante il giorno diminuiva sensibilmente. Le attività che svolgevo erano disparate; un giorno potevo rimanere in casa e dedicarmi interamente alla traduzione di alcuni articoli per questo sito oppure lunghe passeggiate nel verde con il cane, oppure ancora in città per fare colloqui di lavoro spostandomi con metro, mezzi pubblici e tragitti a piedi. Non ho mai avuto piacere di correre/fare sport senza un reale motivo per cui non comincerò a farlo di certo adesso solamente per prendere tempi e km percorsi da fruttariana perchè essere fruttariani significa liberarsi da convenzioni ed obblighi mentre misurarsi per controllare le proprie prestazioni fisiche mi sa molto di maniacale ed ossessivo, come se un ghepardo ogni volta che va a caccia setti il suo orologio per fare una statistica delle sue condizioni fisiche..
Quando il mio corpo ha necessità di "scuotersi" un pò me lo fa capire e allora io lo assecondo espletando attività motorie quali il ballo, le passeggiate nella natura, un pò di pilates in casa e gite in bicicletta, attività che mi danno gioia ed un senso di completa libertà.
Ecco il mio piano alimentare (Aprile 2010)
- COLAZIONE-PRANZO : Mele Stark Delicious (quantità variabile, in media 4-6 mele [circa 1,5 kg ])
- CENA: Pomodori, Peperoni, Zucchine (non meno di 500 gr pomodori, 1 peperone medio-grande, 2 zucchine medie)
- EXTRA (dopo cena): Avocado, Banane, Datteri Medjool/ Deglet Nour, Fragole (con moderazione), Pere Conference