mercoledì 25 marzo 2009

Il caso della Vitamina b12


Il caso della Vitamina b12
Dr. Gina Shaw

Il discorso della Vitamina B12 non è nuovo alla maggior parte dei vegani, dei vegetariani e dei crudisti –vegan. Le compagnie che vendono integratori hanno molte persone che vanno in erboristeria/parafarmacia a comprare queste droghe e fanno moltissimi sforzi per non ritrovarsi
carenti di questa vitamina, ma conviene? In questo articolo verranno posti molti interrogativi e cercherò di estrapolarne delle informazioni utili che provengano da fonti autorevoli e non consumistiche. La carenza di vitamina b12 è un problema serio, ma non si tratta solamente di una carenza di B12 perché le carenze di vitamine e minerale non capitano mai in casi separati. Gli indicatori di una carenza di vitamina b12, quando raggiungono un livello in cui si manifestano, possono essere molto gravi. Affaticamento, pallore, anoressia, confusione mentale, paranoia, perdita di peso etc sono alcuni sintomi di carenza di B12.
Negli ultimi anni, le raccomandazioni ufficiali del Regno Unito hanno diminuito i fabbisogni del corpo, perchè erano stati precedentemente esagerate. Per questo motivo , il Dipartimento della Salute riconobbe che alcune persone avevano un fabbisogno di B12 inferiore alla media. Un fabbisogno di B12 a vita ammonta a 40 milligrammi di cristalli rossi, circa un-settimo della misura di una tavoletta media di aspirina. Prendere dosi più elevate di questa vitamina per via orale non ha senso perchè 3ug è il massimo che può essere assorbito per ciascuna volta. La vitamina B12 viene esecreta dalla bile e poi riassorbita. Questo fenomeno è conosciuto con il nome di circolazione enteropatica. La quantità di B12 esecreta nella bile può variare da 1 a 10 ug (microgrammi) al giorno. Le persone che seguono una dieta con valori bassi di b12, inclusi vegani e vegetariani, possono ottenere più B12 dal suo riassorbimento che dalle fonti alimentari. Il riassorbimento è il motivo per cui ci possono volere anche 20 anni affinché la carenza sviluppi la malattia. Analogamente, se la carenza di B12 è dovuta a causa di una mancanza nell’assorbimento, bastano tre anni perché si manifestino i sintomi della malattia. Siccome la vitamina b12 in un corpo sano viene riciclata, per principio, la sintesi interna della b12 può soddisfare i nostri bisogni senza che questa venga aggiunta nella dieta, ma se nella nostra dieta manca il cobalto, il problema non è più che altro una mancanza di B12 nella flora intestinale, ma una mancanza di cobalto (che ha bisogno di altri fattori per venir assorbito).
Tra le tante controversie sulla vitamina b12, ce n’è una che dice che sebbene il fattore intrinseco venga prodotto nello stomaco e che gli intestini producono vitamina B12, il batterio viene prodotto troppo in basso negli intestini e non può essere assorbito dai nostri corpi. Questo opinione, purtroppo circola ancora, e secondo il Dr Vetrano, è stato smentito da una ricerca 20 anni fa e altro non è che una teoria scientifica obsoleta. La versione del 1999 di “Anatomia e Fisiologia Umana” di Marieb dice chiaramente che assorbiamo vitamina b12 attraverso gli intestini. Molte persone dicono che i cibi contenenti vitamina B12 sono quelli che derivano da fonti animali. Anche questo non è vero. Nessun cibo può naturalmente contenere B12 – che sia animale o vegetale. La vitamina B12 è un microbo – un batterio – viene prodotto da microrganismi. La vitamina B12 è l’unica vitamina che contiene un elemento traccia – il cobalto – che dà a questa vitamina il suo nome chimico – cobalamina – il centro della sua struttura molecolare. Gli uomini e tutti i vertebrati hanno bisogno del cobalto, sebbene sia possibile assimilarlo solamente sottoforma di vitamina B12. La sintesi della B12 avviene naturalmente nel piccolo intestino umano (nell’ileo), che è il primo luogo di assorbimento della B12. Fino a che
i batteri degli intestini hanno il cobalto ed altri nutrienti, producono B12. Secondo il Dr Michael Klaper, la vitamina B12 è presente nella bocca e negli intestini. La B12, per venir assimilata in modo corretto, deve essere combinata con una mucoproteina enzima chiamato Fattore Intrinseco, che è normalmente presente nelle secrezioni gastriche. Se il fattore intrinseco è danneggiato o assente, la sintesi della B12 non avrà luogo, non importa quanta ne sia presente nella dieta. La carenza di B12 può esser causata da antibiotici (contenuti nel latte), alcohol, dal fumo e dallo stress (l’alcohol danneggia il fegato, dunque coloro che bevono alcolici hanno bisogno di maggiore quantità di B12, il fumo (e tutti i cibi cotti ad alte temperature) aumenta il fabbisogno di B12). Molto tempo fa vennero condotte tante analisi nutrizionali sulle derrate alimentari e per questo, non si è tenuto conto delle innovazioni della tecnologia nelle procedure scientifiche. Per esempio i lamponi della Tesco dicono che 100 grammi di questi lamponi contengono il 30% della dose giornaliera raccomandata di b12. Questo non può essere un caso isolato di pianta che contiene b12! E’ solamente una pianta come tante altre che contiene questa vitamina. Secondo il Dr Vetrano, molti libri sulla nutrizione negli Stati Uniti dicono che la b12 c’è in
tutto i cibi che contengono quantità del complesso della vitamina B, ma che prima non si era in grado di stabilirne la quantità. Ai giorni nostri, tecnologie più moderne, hanno permesso di scoprire che la B12 è presente in quei cibi ricchi di complesso vitaminico B.Non crediamo che la carenza di vitamina b12 sia più diffusa tra i vegani ed i vegetariani – questa è molto probabilmente un’altra bugia di mercato! Infatti, molti studi che tentavano di dimostrare che i vegani erano carenti – devono essere studiati attentamente perchè la maggior parte di essi non prova un bel nulla! Contrariamente alla propaganda delle industrie della carne e dei latticini, coloro che mangiano carne hanno più carenza di vitamina B12 – e questo è noto già dal 1959!! (1) Detto questo, dobbiamo tenere a mente che molti vegetariani e vegani assumono antibiotici o consumano cibi contenenti antibiotici come per esempio cipolle, aglio, ravanelli ed altri cibi ricchi di olio di mostarda, che sono letali alla flora intestinale. Il problema è che una volta che abbiamo danneggiato la nostra flora intestinale, è difficile ristabilirla senza la giusta dieta. E’ molto più importante ripristinare la flora batterica piuttosto che fare affidamento agli integratori. Le persone che hanno un problema fisico perché pensano di non prendere vitamina B12 a sufficienza, spesso non stanno assimilando il cibo nella giusta maniera a causa di una cattiva digestione. Quando questa viene invece rafforzata, la B12 allora può venir utilizzata e prodotta di nuovo. Secondo Marieb nel suo “Fisiologia e Anatomia Umana”, la vitamina B12 può essere distrutta da condizioni altamente alkaline o altamente acide. Questo ci fa capire che la B12 nella carne sarà facilmente distrutta perché l’acido idroclorico nei nostri stomaci durante la digestione
della carne è altamente acido. Questo spiega perché i mangiatori di carne hanno carenze di B12 come i vegani – sebbene la loro dieta contenga B12. Inoltre, per i mangiatori di carne, c’è pure il discorso antibiotici! Molti consumatori di carne distruggono la loro flora batterica intestinale a causa della putrefazione costante ed i batteri della putrefazione naturalmente presenti nella carne affaticheranno ancor di più il corpo. Livelli bassi di siero B12 non significano necessariamente una carenza di B12. Solo perché c’è un livello basso di B12 nel sangue, non significa che c’è una carenza nel corpo in generale, potrebbe benissimo essere infatti utilizzata dalle cellule (come quelle del sistema nervoso centrale). Ad ogni modo, una persona che prende integratori può avere la B12 che scorre nel sangue ma ciò non significa che il corpo umano la possa usare, perché le vitamine sintetiche, inorganiche, non possono esserlo. I benefici illusori degli integratori fanno sì che il suo metabolismo acceleri al fine di espellere queste sostanze pericolose il più velocemente possibile. Questo porta ad una stimolazione del corpo e all’illusione di un miglioramento di salute. La verità è che esiste un delicato equilibrio tra le secrezioni ormonali, vitamine, enzimi, minerali etc.. Gli scienziati ne sanno veramente poco a riguardo.
Queste sostanze non lavorano da sole, richiedono invece altre sostanze per funzionare, come per esempio i grassi etc. Sappiamo molto poco della vita in una cellula. L’uso degli integratori può disturbare questo equilibrio delicato e diminuire l’efficienza delle funzioni del corpo. La salute è minore rispetto al disequilibrio a cui va incontro. Commercialmente, le tavolette di B12 sono composte di batteri ed i batteri sono molto fermentati. Un corpo sano espelle naturalmente le sostanze fermentate. Il problema maggiore con gli integratori è che essi: 1) Non contengono centinaia di altri nutrienti di cui abbiamo bisogno per stare in salute che il cibo crudo fornisce, e 2) contengono sostanze artificiali/ contaminanti che fanno male alla salute. Le vitamine ed i minerali sintetici sono inorganici e dunque non possono venir usati dal corpo umano. Nella produzioni di “integratori alimentari”, vengono usate sostanze chimicamente pure. Se gli scienziati usassero dei derivati naturali, queste pillole sarebbero troppo grandi da ingoiare. Inoltre, viene aggiunto un “carrier” chimico per rendere questi prodotti accettabili al palato del consumatore. Tali carriers chimici, come tutte le altre sostanze chimiche, sono tossiche per l’organismo. Causano la stimolazione del corpo e una cura illusoria. Secondo il Dr John Potter PhD, del Fred Hutchinson Cancer Center, Seattle, “La magia del cibo si basa su migliaia di interazioni complesse di dozzine di diversi fitochimica che sono molto difficili da ricreare nelle pillole. Mentre 190 studi provano i benefici di frutta e verdura, gli integratori ne hanno mostrato solo una minima evidenza. Le vitamine, i minerali, gli ormoni etc non lavorano da soli, lavorano in simbiosi. Per svolgere i propri compiti lavorano insieme ad altri nutrienti. Quando queste sostanze altamente complesse vengono disturbate, la loro efficacia viene ridotta. Comunque, troppi nutrienti succhiano via l’energia vitale perché l’organismo umano (e non umano) deve espellerne gli eccessi. E’ in dubbio se, chi ha una carenza di B12 abbia in realtà solo quella. Una dieta più sana, condizioni migliori di vita ed un digiuno potrebbero giovare molto.
Secondo il Dr Douglas Graham, nel suo libro “Nutrizione e Performance Atletica” gli integratori si sono rivelati un metodo incompleto ed inadeguato di fornire nutrienti perché gli scienziati non possono avvicinarsi agli equilibri della natura. Egli afferma che siccome il novanta per cento di tutti i nutrienti non è stato ancora scoperto, perché dovremmo cominciare ad aggiungere nutrienti nella nostra dieta uno alla volta quando possiamo mangiare cibi completi? La maggior parte dei nutrienti interagiscono simbionticamente con almeno altri otto nutrienti e considerato ciò, le probabilità di fornire a ciascun nutriente il pacchetto necessario diventano "infinitamente scarse". Inoltre aggiunge, “non si è mai riusciti a mantenere vivo e neppure in salute un umano ed un animale con una dieta rigidamente composta di integratori nutrizionali.
Dan Reeter, sta creando, nei laboratory Bio-Systems in Colorado, uno dei più sofisticati computer per testare il suolo biologico. Dice che, secondo i suoi tests, le piante cresciute in un suolo biologico producono livelli più alti di vitamina B12 disponibile. E’ stato studiato pure che la vitamina B12 è presente nei frutti selvatici e nelle piante edibili addomesticate. I prodotti animali ed i latticini producono una fonte povera di vitamina B12 perché essa è contenuta in un cibo privato dai nutrienti che distruggeranno inevitabilmente la biodisponibilità della vitamina. Gli studi mostrano che coloro che seguono un’alimentazione classica basata su prodotti animali richiedeno dosi maggiori di vitamina B12 rispetto a quelli che mangiano altro. Ciò accade perché la dieta classica porta verso un’atropia digestiva. Proprio perché la B12 è legata peptidicamente nei prodotti animali e deve essere enzimaticamente scissa dal legame peptidico per venir assorbita, un acido gastrico indebolito e delle secrezioni enzimatiche gastriche (dovute ad una dieta a base di cibo cotto), rendono inabile la capacità di estrazione della vitamina B12 dal cibo esterno. Per questo, i crudisti-vegan che hanno una digestione più forte, ottengono più B12 dal riassorbimento della bile rispetto al cibo esterno. Wolfe dice che i microbi del suolo naturale ed i batteri che si trovano sulle piante selvatiche e sulle piante non lavate di un giardino sono una fonte adeguata per i nostri bisogni di B12. I microbi naturali nel suolo devono duplicarsi per colonizzare il nostro tratto digerente, senza fermentazione o putrefazione alcuna.

Un altro punto che vale la pena di prendere in considerazione, è che la Dose Giornaliera Raccomandata (RDA) si basa su una persona media che mangia cibo cotto (onnivoro, vegano, vegetariano) che fuma e beve. Gli interessi commerciali hanno ampiamente esagerato i bisogni di questa vitamina. Questi studi non ci dicono nulla su un vegetariano che conduce uno stile di vita sano. E’ difficile determinare i bisogni individuali di qualsiasi vitamina o nutriente, ed un sovradosaggio di questi crea un fardello inutile per il nostro organismo. Fattori quali stress, velocità del metabolismo, possono essere determinanti per capire i nostri bisogni. Il Dr Victor Herbert disse nell’American Journal of Clinical Nutrition (1998, Volume 48) che, al giorno, sono sufficienti solamente 0.00000035 once (1 microgrammo) di vitamina B12.
Questi requisiti minimi possono essere inadeguati per spiegare i bisogni di un crudista vegan che conduce uno stile di vita salutare, per esempio, che richiede meno B12 grazie ad una abilità gastrica superiore nel riciclare vitamina B12. (La cottura distrugge i microbi ed una dieta vegan composta maggiormente da cibi cotti potrebbe non fornire all’intestino una buona flora). I livelli di assorbimento di B12 sono più alti negli individui sani rispetto agli altri. Alcuni studi, basati sugli Indiani vegetariani che conducevano uno stile di vita sano, mostrarono che nessuno di loro aveva sintomi da carenza di B12 anche se i loro valori erano di 3-5 microgrammi. Il Dr Gabriel Cousens dice che la carenza di vitamina B12 è causata generalmente da una mancanza di assorbimento nel tratto intestinale piuttosto che da una mancanza di questa vitamina nella dieta. Annie ed il Dr David Jubb affermano che le persone hanno vissuto in ambienti molto sterili, asettici per così tanto tempo che questi organismi simbiotici sono stati sempre meno presenti nella nostra dieta. Continuano dicendo che ingerendo organismi nati dal suolo si possa mantenere un’enorme riserva di innumerevoli anticorpi pronti a trasformare patogeni specifici, nel modo in cui natura aveva previsto – mangiando un po’ di sporco! Se una persona sta bene ed adotta una dieta crudista-vegan salutare con un’alta percentuale di cibi crudi, non si abbuffa regolarmente, non
combina in maniera errata i cibi, non abusa del proprio corpo e digiuna ogni tanto, è raro che svilupperà una sintomatologia da carenza di B12 a patto che la sua flora intestinale non sia stata impoverita precedentemente. La carenza di vitamina B12 è solitamente un sintomo di un problema più grande, ad esempio una flora intestinale povera, mal assorbimento e mancanza di luce solare. Harvei Diamond dice che la questione sui nutrienti è diventata talmente confusa con tutte le sue informazioni contraddittorie che non c’è da meravigliarsi se le persone non sanno più dove ottenerli a sufficienza. Sfortunatamente, alcune persone sono state talmente sviate ed impaurite che nessuna dose di buon senso può salvarli dalle multinazionali della carne, dei latticini e del petrolchimico (integratori di cibo sintetico). La verità è che tutti i nutrienti di cui il corpo ha bisogno sono contenuti nel cibo naturale della sua specie (per gli esseri umani, cibo crudo vegetale). Madre Natura sa come provvedere alle sue creature. Perché dovremmo esser stati creati come mangiatori di vegetali se poi non c’è B12 disponibile che ci viene dalle piante? Se non possiamo averla dalla frutta fresca, dalle verdure, dalle noci, dai semi e dai germogli, allora vuol dire che NON NE ABBIAMO BISOGNO! Se un frutto selvatico o un cibo biologico ne contiene piccole quantità, non significa che ne sia carente. Significa invece che ne abbiamo bisogno di una piccola quantità! Questi venditori di pastiglie fanno presto a dire che il nostro terreno è carente, ma secondo Diamond ed altri, se un seme non riceve gli elementi di cui ha bisogno NON CRESCERA’ (O CRESCERA’ POVERAMENTE.) Inoltre, le piante ottengono i nutrienti da altre fonti in grandi quantità: il sole, l’acqua e l’aria. Le piante ottengono solamente l’1% dei nutrienti dal suolo. Se si sviluppa una carenza di B12, devono esser adottati dei cambiamenti nella dieta, uno di questi è il digiuno. Cambiando la dieta in una più salutare, che sia vegetariana, vegan o crudista-vegan, dobbiamo tornare alla natura quanto più possibile e fare attenzione ai germofobici che ci mettono in guardia circa il disinfettare troppo la nostra frutta e verdura. Facciamo attenzione a cosa compriamo oppure mangiamo del nostro orto e non stiamo a perdere troppo tempo a lavare il cibo!


1. 'Fit for Life', Diamond, H. and M., 1987
2. 'The Life Science Institute Course in Natural Health' - 1986
3. 'Nutrition and Athletic Performance', Dr D. Graham, 1999
4. 'Female Balance' article 2001 -K Perrero www.living-foods.com
5. Human Anatomy and Phyisology - Marieb - 1999
6. Correspondence with Dr Vetrano and family 2001
7. 'The Sunfood Diet Success Story' by David Wolfe
8. B12 article by the Vegan Society
9 . B12 article by the Vegetarian Society
10. 1990 'Solstice Magazine' article